Roma, 8 nov - “Grazie al lavoro di due consiglieri comunali di Milano Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini sta emergendo che gli operatori privati che gestiscono gli studentati aggirano le norme previste dalla legge per mantenere i prezzi degli studentati calmierati: aggiungono dei costi obbligatori non richiesti, oltre al costo del posto letto, posti per le pulizie così, per l'accesso a parte dell'edificio, costi per la scelta delle stanze. Questo fa sì che anche i posti degli studentati che dovrebbero essere quelli che permettono ai capaci e meritevoli, anche privi di mezzi, di studiare dove vogliono, in realtà siano carissimi, più cari dei posti nelle stanze singole o doppie degli affitti”. Così la deputata del Partito democratico, Lia Quartapelle, che stamattina ha sottoposto la questione al governo con una interrogazione. “Per questo abbiamo chiesto al governo, che sta immaginando di fare 60mila posti letto degli studenti con i fondi del PNRR, che cosa ha intenzione di fare. La risposta è stata molto deludente, nel senso che il governo ha detto che le cose stanno bene così come sono: abbiamo fatto i bandi e facciamo in modo che vengano utilizzate le regole dei bandi. Ma quello che è emerso dal report dei consiglieri comunali di Milano è proprio un'altra cosa, e cioè che le regole esistenti vengono poi aggirate successivamente. Per questo chiama il governo una maggiore attenzione, perché sarebbe davvero il colmo che si immettano sul mercato 60mila posti letto che vanno ad aumentare i costi e non a diminuirli”. Le soluzioni per porre rimedio, secondo Quartapelle, ci sono. "Si possono fare varie cose, ma il governo ha dimostrato sordità in aula. Prima di tutto rendere atto del problema. In secondo luogo, siccome i bandi del PNRR sono andati abbastanza deserti e solo 10mila posti sono stati attribuiti finora sui 60mila disponibili noi chiediamo di rimodulare l'utilizzo dei fondi: mettere più fondi sul diritto allo studio, dare questi fondi agli enti locali, aiutare gli enti locali a utilizzare i bandi del PNRR perché forse solo attraverso gli enti locali si riesce effettivamente a produrre un risultato che aiuta a ridurre i costi e non a speculare sui posti letto degli studentati”.
(© 9Colonne - citare la fonte)
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